Cannobio, sabato 28 giugno 2025
Percorso accessibile nell’arte
Unione Lago Maggiore con Ri.VE. Rete Musei Alto Verbano e la collaborazione del Comune di Cannobio propone per sabato 28 giugno 2025 un percorso accessibile nell’arte con spiegazioni in italiano e in LIS. Si tratta del primo degli eventi accessibili pensati nell’ambito del progetto Interreg “LIBERVIE – Libertà di muoversi: vie culturali e letterarie transfrontaliere accessibili e inclusive”, promosso dall’Università del Piemonte Orientale – Dipartimento di Studi per l’Economia e l’Impresa (capofila italiano), l’Ufficio dell’Analisi e del Patrimonio Culturale Digitale – Repubblica e Cantone Ticino (capofila svizzero), in partenariato con la Provincia del Verbano-Cusio-Ossola, l’Unione Lago Maggiore e il Distretto Turistico dei Laghi.
Unione Lago Maggiore, oltre a realizzare nel prossimo triennio interventi strutturali nel segno dell’accessibilità dei musei, si propone di rendere sempre più inclusive anche le iniziative culturali in seno alla Rete Musei. L’iniziativa del 28 giugno (ore 15-17) offre un cammino nell’arte antica e contemporanea che si snoda nel borgo di Cannobio.
Il ritrovo è previsto alle ore 15 presso la corte del Palazzo Mandamentale. Da lì si partirà con una visita della mostra “Io ti cercherò” di Massimo Falsaci per continuare nelle vie del paese insieme all’artista e al curatore, Marco Albertella, incontrando la mostra diffusa del medesimo autore. Lungo il cammino tra le vie e gli scorci più suggestivi di Cannobio si toccheranno anche i luoghi d’arte antica e la passeggiata culminerà al Santuario della SS. Pietà, scrigno d’arte barocca, che ospita, tra le numerose altre opere, la pala d’altare capolavoro di Gaudenzio Ferrari. Il rientro avverrà con percorso ad anello dal lungolago fino a Palazzo Parasi, dove si visiterà la mostra “Icone di carta” di Mimmo Rotella, artista di fama internazionale.
Informazioni:?rete@unionelagomaggiore.it; tel. 0323 840809?/ SMS?348 7340347
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Massimo Falsaci
La ricerca artistica di Massimo Falsaci (Cannobio 1974) si concretizza in un connubio tra immagine digitale e pittura acrilica, applicata su diversi supporti: tela, vetro, acciaio, vinile e persino muri. Trova ispirazione nelle sue fotografie di viaggio, nelle immagini di giornali, riviste e internet. Una volta selezionata l’immagine, la elabora digitalmente per enfatizzare colori e contrasti e riporta il disegno sulla tela, dividendolo in piccole aree frammentate a cui corrisponde un colore acrilico.
Il suo percorso di sperimentazione è iniziato alla fine degli anni ’90 grazie all’incontro con Karel Thole, da cui ha appreso le tecniche del disegno e dell’illustrazione editoriale.
Ha quindi approfondito altre discipline artistiche, frequentando nel 2000 la scuola di pittura di Gianna Berrettini e successivamente quella di scultura di Teresa Ricco a Milano. Nel 2007 vince il premio Diesel Wall, nel 2010 e nel 2011 riceve il diploma d’onore al premio ARTE e nel 2024 è finalista al premio ARTE Mondadori.
La mostra e la mostra diffusa di Cannobio, curate da Marco Albertella, propongono un viaggio emozionale all’interno dell’Arte di Falsaci, in cui la poetica dell’artista si confronta e dialoga con il paesaggio artificiale e naturale cannobiese, utilizzando un linguaggio fresco e attuale fatto di materiali e tecniche proprie della street art.
Mimmo Rotella
Mimmo Rotella (Catanzaro 1918-Milano 2006), sperimentatore e innovatore del linguaggio artistico del Novecento, si inserisce nel problematico clima italiano e internazionale degli anni cinquanta di cui assorbe gli stimoli dei nuovi contesti storici, sociali ed economici; partecipa ai programmi televisivi con le sue performance di “poesia fonetica” o “poesia epistaltica” e inizia a raccogliere i lacerti cartacei dei manifesti che invadono le strade e gli edifici in ricostruzione dell’Italia.
Le nuove immagini – dei prodotti di consumo, della comunicazione, della pubblicità e del cinema – quali “nuove icone” della società contemporanea vengono stravolte nella forma e nel significato dall’operare dell’artista. L’originalità del suo linguaggio e dei suoi lavori favorirà l’ingresso di Rotella nei circuiti primari dell’arte e della cultura coeva. Numerose le sue partecipazioni alla Biennale di Venezia e alle mostre in prestigiosi musei internazionali dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma al Museum of Modern Art di New York, dalla Royal Academy of Arts of London al Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris, ricevendo importanti onorificenze quali il titolo Officier des Arts et des Lettres da parte del Ministero della Cultura francese e la Medaglia d’Oro per le Arti Visive dal Presidente della Repubblica Italiana.
L’esposizione a Palazzo Parasi, curata da Gaspare Luigi Marcone, è un distillato di opere che copre un arco temporale di circa mezzo secolo, dagli anni cinquanta del Novecento fino al 2004. Si possono ammirare i primi esemplari di retro d’affiches e décollage del 1954-1955 fino ai lavori del “ciclo” di Cinecittà, iniziato dall’artista sul finire degli anni cinquanta e sviluppato con approcci e soggetti diversi fino alla fine della sua carriera.